Alberi, siepi e radici: una questione spinosa tra vicini

Alberi, siepi e radici:

una questione spinosa tra vicini

I giardini condominiali sono un’oasi di verde che contribuisce a migliorare la qualità della vita. Tuttavia, la convivenza tra piante e persone può a volte generare tensioni e dispute legali. Alberi troppo alti, rami che invadono il balcone, radici che danneggiano le tubature: sono solo alcune delle problematiche più comuni che possono insorgere tra vicini.

Le distanze legali tra piante e confini

Per evitare spiacevoli sorprese, è fondamentale conoscere le distanze minime da rispettare per piantare alberi e siepi.

  • Alberi ad alto fusto: Se non c’è un muro di confine, gli alberi con un’altezza superiore a 3 metri devono essere piantati ad almeno 3 metri di distanza dal confine di proprietà. Per quelli più bassi, la distanza minima si riduce a 1,5 metri.
  • Siepi: Le siepi, invece, non sono soggette a distanze minime precise, ma è consigliabile mantenere una distanza adeguata per evitare problemi di ombreggiamento o invasione di radici.

Rami e radici invadenti: chi può intervenire?

  • Rami: Se i rami di un albero del vicino protendono sul tuo terreno, puoi richiederne la potatura, ma dovrai rivolgerti al giudice per ottenere un’autorizzazione.
  • Radici: Le radici, invece, possono essere tagliate autonomamente, a patto di non danneggiare la salute della pianta.

La manutenzione del giardino condominiale: chi decide?

La gestione del giardino condominiale è disciplinata dal regolamento di condominio e dal codice civile.

  • Manutenzione ordinaria: L’amministratore può decidere autonomamente gli interventi di manutenzione ordinaria, come la potatura periodica delle siepi o la cura del prato.
  • Manutenzione straordinaria: Per lavori più importanti, come l’abbattimento di un albero o la realizzazione di un nuovo giardino, è necessaria l’approvazione dell’assemblea condominiale.

Danni causati dalle piante: chi paga?

In caso di danni causati da una pianta, la responsabilità può variare a seconda delle circostanze. Ad esempio:

  • Danni causati da un albero malato o pericolante: La responsabilità incombe sul proprietario dell’albero.
  • Danni causati da una pianta che invade la proprietà altrui: La responsabilità ricade sul proprietario della pianta.
  • Danni causati da una mancata manutenzione del giardino condominiale: La responsabilità è solidale tra tutti i condomini.

Conclusioni

Le controversie legate alla vegetazione sono frequenti e possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita condominiale. Per evitare liti e contenziosi, è fondamentale conoscere le norme in materia e, in caso di necessità, rivolgersi a un avvocato esperto in diritto condominiale.

Spina e Nobili Avvocati è a tua disposizione per offrirti assistenza legale e risolvere qualsiasi problema legato alla convivenza condominiale.

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