Varie ed eventuali: cosa si può decidere davvero in assemblea di condominio?
Varie ed eventuali: cosa si può decidere davvero in assemblea di condominio? Varie ed eventuali: un punto all’ordine del giorno da chiarire L’assemblea di condominio è il luogo dove i condomini si riuniscono per prendere decisioni che riguardano la vita in comune. Uno dei punti più ricorrenti nell’ordine del giorno è quello dedicato alle “varie ed eventuali”. Ma cosa si intende esattamente con questa dicitura? E quali sono i limiti di questo punto? L’importanza dell’ordine del giorno Prima di addentrarci nel significato delle “varie ed eventuali”, è fondamentale sottolineare l’importanza dell’avviso di convocazione e del suo ordine del giorno. Questi due documenti hanno lo scopo di informare i condomini con sufficiente anticipo sugli argomenti che saranno trattati in assemblea, consentendo loro di prepararsi adeguatamente e di partecipare in modo consapevole alle discussioni. Cosa si intende per “varie ed eventuali”? Le “varie ed eventuali” rappresentano un momento di confronto e di scambio di informazioni tra i condomini. Durante questo punto, è possibile: Fornire informazioni: L’amministratore può comunicare ai condomini novità riguardanti il condominio, come ad esempio l’esito di pratiche amministrative o l’avvio di nuovi lavori. Condividere suggerimenti: I condomini possono proporre idee e suggerimenti per migliorare la vita condominiale. Affrontare questioni emergenti: Possono essere discusse questioni che non erano state previste all’ordine del giorno, ma che richiedono un confronto preliminare. Cosa non si può fare durante le “varie ed eventuali”? Nonostante la sua apparente flessibilità, il punto “varie ed eventuali” ha dei limiti ben precisi. Durante questo momento non è possibile prendere decisioni vincolanti per il condominio. Affinché una delibera sia valida, è necessario che l’argomento sia stato inserito nell’ordine del giorno e che i condomini siano stati informati con sufficiente anticipo. Perché questo limite? Tutela dei diritti dei condomini: Ogni condomino ha il diritto di essere informato e di partecipare alle decisioni che lo riguardano. Prendere decisioni importanti senza un adeguato preavviso potrebbe ledere questo diritto. Validità delle delibere: Le delibere adottate in violazione delle norme sulla convocazione e sull’ordine del giorno potrebbero essere annullate in sede giudiziaria. In conclusione Le “varie ed eventuali” rappresentano un momento di confronto e di partecipazione attiva alla vita condominiale. Tuttavia, è fondamentale ricordare che questo punto non può sostituire una trattazione approfondita e motivata degli argomenti che richiedono una decisione importante. Se hai dubbi o vuoi approfondire questo argomento, non esitare a contattare lo Studio Legale Spina e Nobili Avvocati. I nostri esperti saranno lieti di fornirti una consulenza personalizzata e di assisterti nelle tue questioni condominiali. Richiedi una consulenza legale Varie ed eventuali: cosa si può decidere davvero in assemblea di condominio? Varie ed eventuali: cosa si può decidere davvero in assemblea… Continua a leggere… Malasanità: come tutelare i tuoi diritti e ottenere il giusto risarcimento Malasanità: come tutelare i tuoi diritti e ottenere il giusto… Continua a leggere… Alberi, siepi e radici: una questione spinosa tra vicini Alberi, siepi e radici: una questione spinosa tra vicini I… Continua a leggere… Ristrutturazioni condominiali: come difendersi da spese eccessive Ristrutturazioni condominiali: Come difendersi da spese eccessive Ristrutturazioni condominiali: come… Continua a leggere… Mostra altri… Facebook Linkedin Youtube
Animali domestici e separazione: come affrontare al meglio questa delicata situazione
Animali domestici e separazione: come affrontare al meglio questa delicata situazione Animali domestici e separazione: chi se ne prende cura? La fine di una relazione può essere un momento difficile per tutti i coinvolti, compresi i nostri amati animali domestici. Spesso, le coppie si trovano a dover affrontare la delicata questione dell’affidamento dei loro animali in caso di separazione o divorzio. La legge italiana e gli animali domestici In Italia, non esiste una legge specifica che disciplini l’affidamento degli animali domestici in caso di separazione. Tuttavia, la giurisprudenza ha elaborato nel tempo alcuni principi fondamentali: Separazione consensuale: In caso di accordo tra le parti, il giudice omologa la decisione relativa all’affidamento dell’animale. Separazione giudiziale: In assenza di accordo, il giudice valuta caso per caso, tenendo conto del benessere dell’animale e dei legami affettivi che lo legano ai proprietari. Benessere dell’animale: Sempre più spesso, i tribunali italiani pongono al centro delle loro decisioni il benessere dell’animale, considerandolo un essere senziente e non un semplice oggetto. Affidamento condiviso: la soluzione ideale? L’affidamento condiviso è sempre più considerato la soluzione migliore per garantire la continuità affettiva dell’animale. Questa modalità prevede che l’animale possa trascorrere del tempo con entrambi i proprietari, mantenendo così un legame con ciascuno di essi. La mediazione: un’alternativa al contenzioso In caso di disaccordo tra le parti, la mediazione rappresenta un’ottima alternativa al contenzioso giudiziario. Un mediatore professionista può aiutare i coniugi a trovare un accordo consensuale, tenendo conto delle esigenze di tutti, compreso l’animale. I vantaggi della mediazione Risoluzione rapida e meno costosa: Rispetto al giudizio, la mediazione è una procedura più rapida e meno costosa. Preservazione del rapporto: La mediazione favorisce il dialogo e la collaborazione tra le parti, evitando l’aggravarsi del conflitto. Flessibilità: Il mediatore può proporre soluzioni personalizzate, tenendo conto delle specifiche esigenze di ogni caso. Benessere dell’animale: La mediazione pone al centro del processo decisionale il benessere dell’animale, cercando di garantire una transizione serena. Cosa fare in caso di separazione? Se stai affrontando una separazione e hai un animale domestico, ti consigliamo di: Cercare un accordo consensuale: Parlare con il tuo ex partner per trovare una soluzione che soddisfi entrambi e garantisca il benessere dell’animale. Rivolgerti a un mediatore: Se non riuscite a trovare un accordo, rivolgetevi a un mediatore esperto in questioni familiari. Consultare un avvocato: Un avvocato specializzato in diritto di famiglia potrà assisterti nella tutela dei tuoi diritti e di quelli del tuo animale. Lo Studio Legale Spina e Nobili Avvocati è a tua disposizione per offrirti assistenza legale e supporto nella risoluzione delle questioni legate all’affidamento degli animali domestici in caso di separazione. Richiedi una consulenza legale Varie ed eventuali: cosa si può decidere davvero in assemblea di condominio? Varie ed eventuali: cosa si può decidere davvero in assemblea… Continua a leggere… Malasanità: come tutelare i tuoi diritti e ottenere il giusto risarcimento Malasanità: come tutelare i tuoi diritti e ottenere il giusto… Continua a leggere… Alberi, siepi e radici: una questione spinosa tra vicini Alberi, siepi e radici: una questione spinosa tra vicini I… Continua a leggere… Ristrutturazioni condominiali: come difendersi da spese eccessive Ristrutturazioni condominiali: Come difendersi da spese eccessive Ristrutturazioni condominiali: come… Continua a leggere… Mostra altri… Facebook Linkedin Youtube
Malasanità: come tutelare i tuoi diritti e ottenere il giusto risarcimento
Malasanità: come tutelare i tuoi diritti e ottenere il giusto risarcimento Malasanità: quando un errore medico diventa un torto Quando un paziente subisce un danno a causa di un errore medico o di una carenza organizzativa della struttura sanitaria, si parla di malasanità. In questi casi, il paziente ha diritto a ottenere un risarcimento per le sofferenze subite e per le conseguenze economiche derivanti dall’evento dannoso. Chi è responsabile in caso di malasanità? La responsabilità per i danni causati da malasanità può ricadere sia sull’ospedale che sul medico. Responsabilità dell’ospedale: L’ospedale è responsabile per i danni causati da: Scarsa igiene: Infezioni contratte durante il ricovero. Mancanza di personale o assistenza inadeguata: Errori dovuti a sovraffollamento o carenza di personale qualificato. Carenza di strumenti e apparecchiature: Danni causati da apparecchiature difettose o mancanti. Difetto di vigilanza sui pazienti: Incidenti o cadute durante il ricovero. Responsabilità del medico: Il medico è direttamente responsabile per gli errori diagnostici o terapeutici commessi. Termini di prescrizione per chiedere il risarcimento Ospedale: 10 anni (responsabilità contrattuale) Medico: 5 anni (responsabilità extracontrattuale) È fondamentale agire entro i termini previsti dalla legge per evitare la prescrizione del diritto al risarcimento. Come chiedere il risarcimento Per ottenere un risarcimento è necessario: Dimostrare il nesso causale: È fondamentale provare che il danno subito è stato causato direttamente dall’errore medico o dalla condotta della struttura sanitaria. Raccogliere la documentazione: Chiedi la tua cartella clinica e fai una copia di tutti i documenti utili (esami, referti, fatture). Incaricare un avvocato: Un avvocato esperto in malasanità ti assisterà in tutte le fasi della procedura, dalla raccolta delle prove alla presentazione della richiesta di risarcimento. Valutazione medico-legale: Un medico legale potrà valutare l’entità del danno subito e redigere una perizia che sarà fondamentale per determinare l’ammontare del risarcimento. Conciliazione: Prima di adire le vie legali, è possibile tentare una conciliazione con l’ospedale o con l’assicurazione. Azione legale: In caso di mancata conciliazione, si può procedere con un’azione legale. Se il paziente decede In caso di decesso del paziente, i familiari hanno diritto a chiedere un risarcimento per il danno biologico subito dal defunto e per il danno morale sofferto dai familiari. Il termine di prescrizione per agire è di 5 anni. L’assicurazione dell’ospedale L’ospedale è solitamente assicurato per i rischi connessi all’attività sanitaria. Tuttavia, la richiesta di risarcimento va sempre indirizzata prima alla struttura sanitaria, che si occuperà di attivare le procedure assicurative. Hai subito un danno a causa di un errore medico? Non esitare a contattare lo Studio Legale Spina e Nobili Avvocati. I nostri esperti ti assisteranno nella tutela dei tuoi diritti e ti aiuteranno a ottenere il giusto risarcimento. Contattaci per una consulenza! Richiedi una consulenza legale Malasanità: come tutelare i tuoi diritti e ottenere il giusto risarcimento Alberi, siepi e radici: una questione spinosa tra vicini I… Continua a leggere… Alberi, siepi e radici: una questione spinosa tra vicini Alberi, siepi e radici: una questione spinosa tra vicini I… Continua a leggere… Ristrutturazioni condominiali: come difendersi da spese eccessive Ristrutturazioni condominiali: Come difendersi da spese eccessive Ristrutturazioni condominiali: come… Continua a leggere… Estinzione anticipata mutuo: rimborso quote e costi, come funziona secondo la Cassazione Estinzione anticipata mutuo: Rimborso quote e costi, come funziona secondo… Continua a leggere… Mostra altri… Facebook Linkedin Youtube
Alberi, siepi e radici: una questione spinosa tra vicini
Alberi, siepi e radici: una questione spinosa tra vicini I giardini condominiali sono un’oasi di verde che contribuisce a migliorare la qualità della vita. Tuttavia, la convivenza tra piante e persone può a volte generare tensioni e dispute legali. Alberi troppo alti, rami che invadono il balcone, radici che danneggiano le tubature: sono solo alcune delle problematiche più comuni che possono insorgere tra vicini. Le distanze legali tra piante e confini Per evitare spiacevoli sorprese, è fondamentale conoscere le distanze minime da rispettare per piantare alberi e siepi. Alberi ad alto fusto: Se non c’è un muro di confine, gli alberi con un’altezza superiore a 3 metri devono essere piantati ad almeno 3 metri di distanza dal confine di proprietà. Per quelli più bassi, la distanza minima si riduce a 1,5 metri. Siepi: Le siepi, invece, non sono soggette a distanze minime precise, ma è consigliabile mantenere una distanza adeguata per evitare problemi di ombreggiamento o invasione di radici. Rami e radici invadenti: chi può intervenire? Rami: Se i rami di un albero del vicino protendono sul tuo terreno, puoi richiederne la potatura, ma dovrai rivolgerti al giudice per ottenere un’autorizzazione. Radici: Le radici, invece, possono essere tagliate autonomamente, a patto di non danneggiare la salute della pianta. La manutenzione del giardino condominiale: chi decide? La gestione del giardino condominiale è disciplinata dal regolamento di condominio e dal codice civile. Manutenzione ordinaria: L’amministratore può decidere autonomamente gli interventi di manutenzione ordinaria, come la potatura periodica delle siepi o la cura del prato. Manutenzione straordinaria: Per lavori più importanti, come l’abbattimento di un albero o la realizzazione di un nuovo giardino, è necessaria l’approvazione dell’assemblea condominiale. Danni causati dalle piante: chi paga? In caso di danni causati da una pianta, la responsabilità può variare a seconda delle circostanze. Ad esempio: Danni causati da un albero malato o pericolante: La responsabilità incombe sul proprietario dell’albero. Danni causati da una pianta che invade la proprietà altrui: La responsabilità ricade sul proprietario della pianta. Danni causati da una mancata manutenzione del giardino condominiale: La responsabilità è solidale tra tutti i condomini. Conclusioni Le controversie legate alla vegetazione sono frequenti e possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita condominiale. Per evitare liti e contenziosi, è fondamentale conoscere le norme in materia e, in caso di necessità, rivolgersi a un avvocato esperto in diritto condominiale. Spina e Nobili Avvocati è a tua disposizione per offrirti assistenza legale e risolvere qualsiasi problema legato alla convivenza condominiale. Contattaci per una consulenza! Richiedi una consulenza legale Alberi, siepi e radici: una questione spinosa tra vicini Alberi, siepi e radici: una questione spinosa tra vicini I… Continua a leggere… Ristrutturazioni condominiali: come difendersi da spese eccessive Ristrutturazioni condominiali: Come difendersi da spese eccessive Ristrutturazioni condominiali: come… Continua a leggere… Estinzione anticipata mutuo: rimborso quote e costi, come funziona secondo la Cassazione Estinzione anticipata mutuo: Rimborso quote e costi, come funziona secondo… Continua a leggere… Guida in stato di ebbrezza: la Cassazione rivoluziona le prove, non solo l’alcoltest Guida in stato di ebbrezza: la Cassazione rivoluziona le prove,… Continua a leggere… Mostra altri… Facebook Linkedin Youtube
Ristrutturazioni condominiali: come difendersi da spese eccessive
Ristrutturazioni condominiali: Come difendersi da spese eccessive Ristrutturazioni condominiali: come difendersi da spese eccessive Le spese condominiali per lavori di ristrutturazione sono spesso una fonte di tensioni tra i proprietari. Ma cosa succede quando i costi superano il ragionevole e si trasformano in un vero e proprio peso economico? Quando le spese condominiali diventano eccessive L’articolo 832 del Codice Civile stabilisce l’obbligo per ciascun condomino di contribuire alle spese necessarie per la conservazione e il godimento delle parti comuni dell’edificio. Tuttavia, è importante sottolineare che questo obbligo non è illimitato. Come difendersi Esistono diverse strade per contestare deliberazioni assembleari che prevedono lavori di ristrutturazione ritenuti eccessivi o non necessari: Impugnativa della delibera: Se la maggioranza ha approvato una delibera che viola i diritti della minoranza, è possibile impugnarla entro 30 giorni (art. 1137 c.c.). Il giudice valuterà se c’è stato un abuso di potere da parte della maggioranza. Opposizione alle innovazioni: Se i lavori di ristrutturazione consistono in innovazioni che non sono necessarie per la conservazione dell’edificio e che comportano un uso separato, chi non ha votato a favore può opporsi, rinunciando a usufruirne (art. 1121 c.c.). Nullità della delibera: Se la delibera assembleare presenta vizi di forma o di procedura (ad esempio, mancanza del fondo spese, convocazione irregolare, ecc.), può essere annullata entro 30 giorni (art. 1137 c.c.). Attenzione ai decreti ingiuntivi In caso di mancato pagamento delle spese condominiali, il condominio può ricorrere al decreto ingiuntivo. È quindi fondamentale verificare attentamente la legittimità delle richieste e, se necessario, opporsi. La via dell’accordo Prima di intraprendere azioni legali, è sempre consigliabile cercare un accordo con gli altri condomini. Spesso, attraverso il dialogo, è possibile trovare soluzioni soddisfacenti per tutti, come la revisione del progetto o la rateizzazione delle spese. L’importanza di partecipare alle assemblee Partecipare alle assemblee condominiali è fondamentale per essere informati sulle decisioni che vengono prese e per far valere le proprie ragioni. In questo modo, si possono evitare sorprese e contenziosi. Quando rivolgersi a un avvocato In caso di controversie condominiali, è consigliabile rivolgersi a un avvocato esperto in materia. Un professionista sarà in grado di valutare la situazione, fornire una consulenza adeguata e assistervi nelle eventuali azioni legali. Conclusioni Le spese condominiali per lavori di ristrutturazione possono generare tensioni e conflitti tra i condomini. Tuttavia, esistono strumenti giuridici che consentono di difendere i propri diritti e di evitare di sostenere oneri eccessivi. Contattaci per una consulenza! Richiedi una consulenza legale Ristrutturazioni condominiali: come difendersi da spese eccessive Ristrutturazioni condominiali: Come difendersi da spese eccessive Ristrutturazioni condominiali: come… Continua a leggere… Estinzione anticipata mutuo: rimborso quote e costi, come funziona secondo la Cassazione Estinzione anticipata mutuo: Rimborso quote e costi, come funziona secondo… Continua a leggere… Guida in stato di ebbrezza: la Cassazione rivoluziona le prove, non solo l’alcoltest Guida in stato di ebbrezza: la Cassazione rivoluziona le prove,… Continua a leggere… Carta Docente anche per i precari: come ottenerla con un ricorso Carta Docente anche per i precari: come ottenerla con un… Continua a leggere… Mostra altri… Facebook Linkedin Youtube
Estinzione anticipata mutuo: rimborso quote e costi, come funziona secondo la Cassazione
Estinzione anticipata mutuo: Rimborso quote e costi, come funziona secondo la Cassazione Riduzione del costo del credito e rimborso spese: i nuovi diritti dei mutuatari In una recente sentenza (n. 14836/2024) la Suprema Corte di Cassazione ha fatto chiarezza sul diritto dei mutuatari di estinguere anticipatamente il mutuo e di ottenere il rimborso proporzionale di una serie di costi sostenuti. La pronuncia rappresenta un importante passo avanti a tutela dei consumatori, che ora possono godere di maggiore trasparenza e flessibilità nella gestione dei propri finanziamenti. Estinzione anticipata: parziale o totale L’estinzione anticipata del mutuo può avvenire in due modalità: Parziale: il mutuatario restituisce una somma che riduce il debito residuo, con la possibilità di diminuire le rate mensili o la durata del piano di ammortamento. Totale: il mutuatario estingue completamente il debito residuo, chiudendo anticipatamente il contratto di mutuo. Quali costi possono essere rimborsati? Secondo la Cassazione, i mutuatari che estinguono anticipatamente il mutuo hanno diritto al rimborso di una quota proporzionale dei seguenti costi: Spese di apertura e istruttoria pratica Polizza assicurativa (es: RC, incendio e scoppio) Interessi (non maturati) Perizia dell’immobile Imposte Spese notarili Costi di gestione Come calcolare il rimborso? Il rimborso spettante al mutuatario viene calcolato in modo proporzionale alla quota di capitale estinto. In parole semplici, maggiore è la somma rimborsata anticipatamente, maggiore sarà il rimborso delle spese. Esempio: Un mutuatario estingue anticipatamente il 50% del capitale residuo. In questo caso, avrà diritto al rimborso del 50% di tutte le spese sopra elencate. Direttive UE e tutela del consumatore La sentenza della Cassazione si basa sulle direttive UE 87/102/CEE e 90/88/CEE relative al costo totale del credito. Queste direttive mirano a garantire la trasparenza e la tutela dei consumatori nell’ambito dei contratti di credito, consentendo loro di conoscere chiaramente tutti i costi associati al finanziamento e di beneficiare di un rimborso equo in caso di estinzione anticipata. Contatta Spina & Nobili Avvocati per maggiori informazioni Se hai estinto anticipatamente il tuo mutuo e vuoi verificare se hai diritto al rimborso delle spese, contatta gli esperti di Spina & Nobili Avvocati. I nostri professionisti ti forniranno una consulenza personalizzata e ti aiuteranno a ottenere quanto ti spetta nel rispetto delle normative vigenti. Perché rivolgersi a Spina & Nobili Avvocati? Esperienza pluriennale nel diritto bancario e finanziario Massima competenza in materia di estinzione anticipata dei mutui Approccio personalizzato e tutela dei diritti dei clienti Aggiornamento costante sulle normative in materia di credito Contattaci per una consulenza! Non perdere l’occasione di recuperare il denaro che ti spetta! Richiedi una consulenza legale Estinzione anticipata mutuo: rimborso quote e costi, come funziona secondo la Cassazione Estinzione anticipata mutuo: Rimborso quote e costi, come funziona secondo la Cassazione Riduzione del costo del credito e rimborso spese: i nuovi diritti dei mutuatari In una recente sentenza (n. 14836/2024) la Suprema Corte di Cassazione ha fatto chiarezza sul diritto dei mutuatari di estinguere anticipatamente il mutuo e di ottenere il rimborso proporzionale di una serie di costi sostenuti. La pronuncia rappresenta un importante passo avanti a tutela dei consumatori, che ora possono godere di maggiore trasparenza e flessibilità nella gestione dei propri finanziamenti. Estinzione anticipata: parziale o totale L’estinzione anticipata del mutuo può avvenire in due modalità: Parziale: Continua a leggere… 12 Luglio 2024 Spina & Nobili Avvocati: riconosciuti tra i migliori studi legali d’Italia per il terzo anno consecutivo Spina & Nobili Avvocati: riconosciuti tra i migliori studi legali d’Italia per il terzo anno consecutivo Siamo lieti di condividere con voi una notizia che ci riempie di orgoglio e soddisfazione. Per il terzo anno consecutivo, lo Studio Legale Spina & Nobili Avvocati è stato premiato come uno dei migliori studi legali d’Italia secondo la prestigiosa classifica stilata da Il Sole 24 Ore. Un riconoscimento al nostro impegno Questo importante riconoscimento arriva a coronamento dell’impegno, della dedizione e della professionalità che mettiamo quotidianamente nel nostro lavoro al servizio dei clienti. La fiducia e la stima che ci vengono accordate sono Continua a leggere… 24 Maggio 2024 Esplorando il futuro del Diritto: il nuovo corso sull’Intelligenza Artificiale per Avvocati Esplorando il futuro del Diritto: Il nuovo corso introduttivo sull’Intelligenza Artificiale per Avvocati Nel sempre mutevole panorama giuridico, rimanere competitivi richiede non solo competenza legale, ma anche un’applicazione intelligente delle tecnologie emergenti. È qui che il nostro nuovo corso introduttivo sull’Intelligenza Artificiale nel diritto diventa essenziale. Guidato dall’avvocato Fabio Nobili, questo corso offre un’opportunità di esplorare l’impatto rivoluzionario dell’IA nel settore legale. Panoramica completa: un viaggio nell’universo dell’IA nel Diritto Il corso offre una panoramica introduttiva all’IA, guidandoti attraverso le applicazioni pratiche, le considerazioni etiche e le sfide inaspettate dell’Intelligenza Artificiale nel mondo legale. Preparati a scoprire come l’IA sta Continua a leggere… 13 Maggio 2024 Onde di Giustizia: ristabilito il permesso di varo e alaggio nel porto di Baia Onde di Giustizia Ripristinato il permesso al varo e all’alaggio di grandi imbarcazioni nel porto di Baia Nella pittoresca città di Bacoli, recentemente teatro di una questione legale di grande rilevanza, lo studio legale Spina & Nobili Avvocati ha ottenuto un successo significativo. L’ordinanza emessa dal sindaco Josi Gerardo Della Ragione, che imponeva un divieto generalizzato al varo e all’alaggio di grandi imbarcazioni nel porto di Baia, è stata sospesa grazie all’intervento dello studio. Questo provvedimento era stato adottato per affrontare i problemi di traffico e garantire vie di fuga in caso di eventi sismici, ma è stato contestato per Continua a leggere… 22 Aprile 2024 Load More Facebook Linkedin Youtube
Guida in stato di ebbrezza: la Cassazione rivoluziona le prove, non solo l’alcoltest
Guida in stato di ebbrezza: la Cassazione rivoluziona le prove, non solo l’alcoltest La storica sentenza apre nuovi scenari per l’accertamento del reato La Corte di Cassazione, con un’innovativa pronuncia (sentenza n. 20436/2024), ha ampliato le modalità di accertamento della guida in stato di ebbrezza, superando il dogma dell’alcoltest come unica prova valida. La decisione segna un punto di svolta importante nel panorama giuridico, aprendo nuove prospettive nella lotta contro questo reato che rappresenta una grave minaccia alla sicurezza stradale. Oltre l’alcoltest: nuovi elementi per la contestazione La sentenza stabilisce che l’accertamento del reato di guida in stato di ebbrezza può basarsi non solo sull’esito dell’etilometro, ma anche su una serie di elementi sintomatici rilevati dagli agenti accertatori. Tra questi elementi figurano: Odore di alcol intenso proveniente dal conducente o dall’abitacolo del veicolo. Incapacità di coordinare i movimenti e di mantenere l’equilibrio. Comportamento alterato al volante, come manovre irregolari o difficoltà nel seguire la segnaletica. Difficoltà di linguaggio e nell’esprimersi in modo chiaro e coerente. Incapacità di rispondere lucidamente alle domande poste dagli agenti. Valutazione degli agenti e superamento del tasso minimo di alcolemia La Cassazione sottolinea che le valutazioni degli agenti di polizia, debitamente documentate, possono assumere un valore determinante ai fini della ricostruzione dei fatti e dell’accertamento della responsabilità penale. In tal senso, anche in assenza di un alcoltest formale, la condotta del conducente e i sintomi da lui manifestati possono essere sufficienti per configurare il reato, soprattutto se si supera il limite minimo di tasso alcolemico previsto dalla legge. Implicazioni e criticità della nuova giurisprudenza La sentenza in questione apre a scenari di maggiore efficienza nella repressione della guida sotto l’influenza di alcol. Le forze dell’ordine potranno disporre di uno strumento più flessibile per l’accertamento del reato, anche in situazioni in cui non è possibile effettuare l’alcoltest. Tuttavia, la nuova giurisprudenza non è priva di criticità. Alcune perplessità riguardano il possibile margine di soggettività nell’interpretazione degli elementi sintomatici, che potrebbero portare a disparità di trattamento tra i diversi casi. Inoltre, la questione solleva dubbi in merito al principio di legalità e all’onere della prova, in quanto la valutazione basata su elementi sintomatici potrebbe richiedere un’attenta ricostruzione dei fatti e un’accurata valutazione da parte del giudice. Un passo avanti nella tutela della sicurezza stradale Nonostante le criticità, la sentenza della Cassazione rappresenta un passo avanti significativo nella tutela della sicurezza sulle strade. L’introduzione di nuovi elementi di prova per l’accertamento della guida in stato di ebbrezza consentirà di contrastare con maggiore efficacia questo fenomeno e di proteggere gli utenti della strada da gravi rischi. Sei stato coinvolto in un caso di guida in stato di ebbrezza? Lo studio legale Spina & Nobili Avvocati è al tuo fianco per fornirti consulenza personalizzata e tutela legale in materia di reati stradali. I nostri esperti ti aiuteranno a comprendere i tuoi diritti e a difenderti nel modo più efficace possibile. Contattaci per una consulenza e scopri come possiamo aiutarti! Richiedi una consulenza legale Estinzione anticipata mutuo: rimborso quote e costi, come funziona secondo la Cassazione Estinzione anticipata mutuo: Rimborso quote e costi, come funziona secondo la Cassazione Riduzione del costo del credito e rimborso spese: i nuovi diritti dei mutuatari In una recente sentenza (n. 14836/2024) la Suprema Corte di Cassazione ha fatto chiarezza sul diritto dei mutuatari di estinguere anticipatamente il mutuo e di ottenere il rimborso proporzionale di una serie di costi sostenuti. La pronuncia rappresenta un importante passo avanti a tutela dei consumatori, che ora possono godere di maggiore trasparenza e flessibilità nella gestione dei propri finanziamenti. Estinzione anticipata: parziale o totale L’estinzione anticipata del mutuo può avvenire in due modalità: Parziale: Continua a leggere… 12 Luglio 2024 Spina & Nobili Avvocati: riconosciuti tra i migliori studi legali d’Italia per il terzo anno consecutivo Spina & Nobili Avvocati: riconosciuti tra i migliori studi legali d’Italia per il terzo anno consecutivo Siamo lieti di condividere con voi una notizia che ci riempie di orgoglio e soddisfazione. Per il terzo anno consecutivo, lo Studio Legale Spina & Nobili Avvocati è stato premiato come uno dei migliori studi legali d’Italia secondo la prestigiosa classifica stilata da Il Sole 24 Ore. Un riconoscimento al nostro impegno Questo importante riconoscimento arriva a coronamento dell’impegno, della dedizione e della professionalità che mettiamo quotidianamente nel nostro lavoro al servizio dei clienti. 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Carta Docente anche per i precari: come ottenerla con un ricorso
Carta Docente anche per i precari: come ottenerla con un ricorso Insegnanti precari, il vostro diritto al bonus per la formazione è finalmente realtà! Grazie a recenti sentenze del Consiglio di Stato e della Corte di Giustizia Europea, anche i docenti con contratti a tempo determinato o con supplenze brevi possono richiedere e ottenere la Carta Docente, il bonus annuale di 500 euro dedicato alla formazione professionale. Chi può richiedere la Carta Docente? Possono presentare ricorso per ottenere la Carta Docente: Insegnanti precari di ogni ordine e grado che abbiano svolto servizio statale alle dipendenze del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) anche con supplenze brevi. Docenti precari che, con supplenze brevi prorogate, abbiano raggiunto i 180 giorni di servizio entro il 30 giugno. Docenti di ruolo che intendono recuperare il bonus non erogato negli anni di servizio a tempo determinato. Come funziona il ricorso? Per ottenere la Carta Docente è necessario presentare un ricorso al Tribunale competente. Il ricorso può essere presentato per ottenere: L’assegnazione della Carta Docente per gli anni di servizio precario nei quali non è stata erogata. Il recupero della Carta Docente per gli anni di servizio precario nei quali il bonus non è stato erogato ai docenti poi diventati di ruolo. Cosa serve per presentare il ricorso? Per presentare il ricorso è necessario allegare la seguente documentazione: Copia del documento d’identità e del codice fiscale. Copia dei contratti di lavoro a tempo determinato o del Prospetto R1 rilasciato dal MIM. Autocertificazione per l’esenzione dal contributo unificato. Come viene gestito il ricorso? Il Tribunale competente valuterà il ricorso e, in caso di accoglimento, emetterà una sentenza che riconosce il diritto all’ottenimento o al recupero della Carta Docente. Entro quanto tempo si ottiene la Carta Docente? In genere, il tempo necessario per l’accoglimento del ricorso non supera l’anno. Una volta ottenuta la sentenza favorevole, il MIM ha 120 giorni per caricare il bonus sulla piattaforma dedicata. Attenzione ai termini di prescrizione! Il diritto alla Carta Docente si prescrive in 5 anni dalla data di maturazione per i docenti ancora in servizio nel sistema scolastico, e in 10 anni per chi ne è uscito. Non perdere l’occasione di ottenere il tuo bonus! Contatta lo studio legale Spina & Nobili Avvocati per richiedere una consulenza e tutelare i tuoi diritti. I nostri esperti ti aiuteranno a presentare il ricorso per ottenere la Carta Docente e a ricevere il bonus per la tua formazione professionale. Richiedi una consulenza legale Estinzione anticipata mutuo: rimborso quote e costi, come funziona secondo la Cassazione Estinzione anticipata mutuo: Rimborso quote e costi, come funziona secondo la Cassazione Riduzione del costo del credito e rimborso spese: i nuovi diritti dei mutuatari In una recente sentenza (n. 14836/2024) la Suprema Corte di Cassazione ha fatto chiarezza sul diritto dei mutuatari di estinguere anticipatamente il mutuo e di ottenere il rimborso proporzionale di una serie di costi sostenuti. La pronuncia rappresenta un importante passo avanti a tutela dei consumatori, che ora possono godere di maggiore trasparenza e flessibilità nella gestione dei propri finanziamenti. Estinzione anticipata: parziale o totale L’estinzione anticipata del mutuo può avvenire in due modalità: Parziale: Continua a leggere… 12 Luglio 2024 Guida in stato di ebbrezza: la Cassazione rivoluziona le prove, non solo l’alcoltest Guida in stato di ebbrezza: la Cassazione rivoluziona le prove, non solo l’alcoltest La storica sentenza apre nuovi scenari per l’accertamento del reato La Corte di Cassazione, con un’innovativa pronuncia (sentenza n. 20436/2024), ha ampliato le modalità di accertamento della guida in stato di ebbrezza, superando il dogma dell’alcoltest come unica prova valida. La decisione segna un punto di svolta importante nel panorama giuridico, aprendo nuove prospettive nella lotta contro questo reato che rappresenta una grave minaccia alla sicurezza stradale. Oltre l’alcoltest: nuovi elementi per la contestazione La sentenza stabilisce che l’accertamento del reato di guida in stato di ebbrezza Continua a leggere… 8 Luglio 2024 Spina & Nobili Avvocati: riconosciuti tra i migliori studi legali d’Italia per il terzo anno consecutivo Spina & Nobili Avvocati: riconosciuti tra i migliori studi legali d’Italia per il terzo anno consecutivo Siamo lieti di condividere con voi una notizia che ci riempie di orgoglio e soddisfazione. Per il terzo anno consecutivo, lo Studio Legale Spina & Nobili Avvocati è stato premiato come uno dei migliori studi legali d’Italia secondo la prestigiosa classifica stilata da Il Sole 24 Ore. Un riconoscimento al nostro impegno Questo importante riconoscimento arriva a coronamento dell’impegno, della dedizione e della professionalità che mettiamo quotidianamente nel nostro lavoro al servizio dei clienti. La fiducia e la stima che ci vengono accordate sono Continua a leggere… 24 Maggio 2024 Esplorando il futuro del Diritto: il nuovo corso sull’Intelligenza Artificiale per Avvocati Esplorando il futuro del Diritto: Il nuovo corso introduttivo sull’Intelligenza Artificiale per Avvocati Nel sempre mutevole panorama giuridico, rimanere competitivi richiede non solo competenza legale, ma anche un’applicazione intelligente delle tecnologie emergenti. È qui che il nostro nuovo corso introduttivo sull’Intelligenza Artificiale nel diritto diventa essenziale. Guidato dall’avvocato Fabio Nobili, questo corso offre un’opportunità di esplorare l’impatto rivoluzionario dell’IA nel settore legale. Panoramica completa: un viaggio nell’universo dell’IA nel Diritto Il corso offre una panoramica introduttiva all’IA, guidandoti attraverso le applicazioni pratiche, le considerazioni etiche e le sfide inaspettate dell’Intelligenza Artificiale nel mondo legale. Preparati a scoprire come l’IA sta Continua a leggere… 13 Maggio 2024 Load More Facebook Linkedin Youtube
Multa da autovelox? Verifica se è illegittima: la Cassazione tutela i tuoi diritti
Multa da autovelox? Verifica se è illegittima: la Cassazione tutela i tuoi diritti Autovelox non omologato: multe nulle secondo la Cassazione La Suprema Corte, con la recente ordinanza n. 10505/2024, ha sancito un principio fondamentale: le multe elevate da autovelox non omologati sono da considerarsi nulle. Questo significa che migliaia di sanzioni potrebbero essere illegittime, offrendo ai cittadini un’importante opportunità per tutelare i propri diritti. Differenza tra approvazione e omologazione È importante comprendere la distinzione tra approvazione e omologazione. L’approvazione è un atto ministeriale che attesta la conformità del modello di autovelox ai requisiti di base. L’omologazione, invece, è un procedimento più complesso e rigoroso che verifica l’effettivo funzionamento del singolo dispositivo installato su strada. Secondo la Cassazione, solo la presenza di entrambe le procedure garantisce l’affidabilità dell’autovelox e la validità delle multe elevate. Come verificare se l’autovelox è omologato Per accertare se l’autovelox che ha rilevato l’infrazione sia stato omologato, il cittadino può presentare una richiesta di accesso agli atti all’ente competente. In alternativa, è possibile reperire tali informazioni direttamente sul verbale della multa, che dovrebbe specificare i dati relativi all’omologazione del dispositivo. Cosa fare se hai ricevuto una multa da autovelox non omologato Se ritieni di aver ricevuto una multa illegittima perché rilevata da un autovelox non omologato, ecco i passi da seguire: Verifica i dettagli tecnici del dispositivo riportati sul verbale della multa. Presenta una richiesta di accesso agli atti amministrativi per ottenere la documentazione relativa all’omologazione dell’autovelox. Agi entro 60 giorni dalla notifica della multa presentando ricorso al Prefetto o, entro 30 giorni, al Giudice di Pace. Contatta lo Studio Legale Spina & Nobili Avvocati Se hai ricevuto una multa da autovelox e hai dubbi sulla sua legittimità, non esitare a contattare lo Studio Legale Spina & Nobili Avvocati. I nostri esperti analizzeranno il tuo caso e ti offriranno una consulenza personalizzata per aiutarti a contestare la multa e a far valere i tuoi diritti. Non perdere l’occasione di tutelare il tuo diritto alla mobilità! Richiedi una consulenza legale Estinzione anticipata mutuo: rimborso quote e costi, come funziona secondo la Cassazione Estinzione anticipata mutuo: Rimborso quote e costi, come funziona secondo la Cassazione Riduzione del costo del credito e rimborso spese: i nuovi diritti dei mutuatari In una recente sentenza (n. 14836/2024) la Suprema Corte di Cassazione ha fatto chiarezza sul diritto dei mutuatari di estinguere anticipatamente il mutuo e di ottenere il rimborso proporzionale di una serie di costi sostenuti. La pronuncia rappresenta un importante passo avanti a tutela dei consumatori, che ora possono godere di maggiore trasparenza e flessibilità nella gestione dei propri finanziamenti. Estinzione anticipata: parziale o totale L’estinzione anticipata del mutuo può avvenire in due modalità: Parziale: Continua a leggere… 12 Luglio 2024 Guida in stato di ebbrezza: la Cassazione rivoluziona le prove, non solo l’alcoltest Guida in stato di ebbrezza: la Cassazione rivoluziona le prove, non solo l’alcoltest La storica sentenza apre nuovi scenari per l’accertamento del reato La Corte di Cassazione, con un’innovativa pronuncia (sentenza n. 20436/2024), ha ampliato le modalità di accertamento della guida in stato di ebbrezza, superando il dogma dell’alcoltest come unica prova valida. La decisione segna un punto di svolta importante nel panorama giuridico, aprendo nuove prospettive nella lotta contro questo reato che rappresenta una grave minaccia alla sicurezza stradale. Oltre l’alcoltest: nuovi elementi per la contestazione La sentenza stabilisce che l’accertamento del reato di guida in stato di ebbrezza Continua a leggere… 8 Luglio 2024 Carta Docente anche per i precari: come ottenerla con un ricorso Carta Docente anche per i precari: come ottenerla con un ricorso Insegnanti precari, il vostro diritto al bonus per la formazione è finalmente realtà! Grazie a recenti sentenze del Consiglio di Stato e della Corte di Giustizia Europea, anche i docenti con contratti a tempo determinato o con supplenze brevi possono richiedere e ottenere la Carta Docente, il bonus annuale di 500 euro dedicato alla formazione professionale. Chi può richiedere la Carta Docente? Possono presentare ricorso per ottenere la Carta Docente: Insegnanti precari di ogni ordine e grado che abbiano svolto servizio statale alle dipendenze del Ministero dell’Istruzione e del Continua a leggere… 1 Luglio 2024 Spina & Nobili Avvocati: riconosciuti tra i migliori studi legali d’Italia per il terzo anno consecutivo Spina & Nobili Avvocati: riconosciuti tra i migliori studi legali d’Italia per il terzo anno consecutivo Siamo lieti di condividere con voi una notizia che ci riempie di orgoglio e soddisfazione. Per il terzo anno consecutivo, lo Studio Legale Spina & Nobili Avvocati è stato premiato come uno dei migliori studi legali d’Italia secondo la prestigiosa classifica stilata da Il Sole 24 Ore. Un riconoscimento al nostro impegno Questo importante riconoscimento arriva a coronamento dell’impegno, della dedizione e della professionalità che mettiamo quotidianamente nel nostro lavoro al servizio dei clienti. La fiducia e la stima che ci vengono accordate sono Continua a leggere… 24 Maggio 2024 Load More Facebook Linkedin Youtube
Costruire un campo da padel: Permesso di Costruire obbligatorio, no alla SCIA
Costruire un campo da padel: Permesso di costruire obbligatorio, no alla SCIA La Cassazione fa chiarezza: per i campi da padel serve il permesso di costruire Con la recente sentenza n. 11999/2024, la Corte di Cassazione ha stabilito un principio fondamentale: la realizzazione di un campo da padel, sia esso ex novo o derivante dalla conversione di un campo da tennis, necessita del permesso di costruire. La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) non è sufficiente. La vicenda del sequestro a Cefalù La pronuncia della Cassazione trae origine dal sequestro preventivo di due campi da padel abusivamente realizzati a Cefalù, in un’area destinata a verde agricolo. Il proprietario dei campi, a sua discolpa, sosteneva che la trasformazione dei campi da tennis in campi da padel fosse un’opera di edilizia semplice, per la quale sarebbe bastata la SCIA. La Suprema Corte: “Nuova costruzione” e non edilizia semplice Tuttavia, la Cassazione ha respinto questa tesi, affermando con chiarezza che la costruzione di un campo da padel configura un intervento di “nuova costruzione” ai sensi dell’art. 3, lett. e), del DPR 380/2001. L’installazione di strutture in carpenteria e lastre di vetro perimetrali su un’area apposita, infatti, comporta una modifica significativa e permanente del territorio. Conferma anche dalla giurisprudenza amministrativa L’orientamento espresso dalla Cassazione trova pieno riscontro anche nella giurisprudenza amministrativa. Il TAR Piemonte (sentenza n. 223/2023) e il TAR Lazio (sentenza n. 607/2023) hanno statuito in maniera concorde che la realizzazione di un campo da padel necessita del permesso di costruire e, se ubicato in zona agricola, anche dell’autorizzazione paesaggistica e sismica. Impatti ambientali e incompatibilità con destinazioni urbanistiche Come sottolineato dal TAR Sicilia (sentenza n. 265/2021), la costruzione di un campo da padel comporta la realizzazione di scavi e la creazione di una base in calcestruzzo, elementi che incidono negativamente sulla permeabilità del suolo, rendendo l’opera incompatibile con destinazioni urbanistiche come quella a verde agricolo. Conclusioni: attenzione alle normative per la realizzazione di campi da padel Alla luce di quanto sopra, è fondamentale che chi intenda realizzare un campo da padel verifichi attentamente le normative urbanistiche vigenti e proceda con il richiedere il permesso di costruire, oltre ad ottenere le eventuali autorizzazioni paesaggistiche e sismiche necessarie. La SCIA, da sola, non è sufficiente per regolarizzare questo tipo di interventi. Lo Studio Legale Spina & Nobili Avvocati a tua disposizione Lo Studio Legale Spina & Nobili Avvocati è a disposizione di chiunque necessiti di assistenza legale in materia di permessi di costruire e autorizzazioni edilizie, con particolare riferimento alla realizzazione di campi da padel. I nostri esperti ti aiuteranno a comprendere le normative applicabili al tuo caso e a predisporre la documentazione necessaria per ottenere i titoli autorizzativi richiesti. Contattaci per una consulenza personalizzata! Richiedi una consulenza legale Costruire un campo da padel: Permesso di Costruire obbligatorio, no alla SCIA Estinzione anticipata mutuo: Rimborso quote e costi, come funziona secondo… Continua a leggere… 12 Luglio 2024 Estinzione anticipata mutuo: rimborso quote e costi, come funziona secondo la Cassazione Estinzione anticipata mutuo: Rimborso quote e costi, come funziona secondo… Continua a leggere… 12 Luglio 2024 Guida in stato di ebbrezza: la Cassazione rivoluziona le prove, non solo l’alcoltest Guida in stato di ebbrezza: la Cassazione rivoluziona le prove,… Continua a leggere… 8 Luglio 2024 Carta Docente anche per i precari: come ottenerla con un ricorso Carta Docente anche per i precari: come ottenerla con un… Continua a leggere… 1 Luglio 2024 Load More Facebook Linkedin Youtube Guida introduttiva all’uso dell’I.A Manuale sulle sfide e le opportunità dell’Intelligenza Artificiale per gli avvocati del futuro.